Collontrek - Sur les sentiers des contrabbandiers

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Cenni storici

Scoperte archeologiche recenti dimostrerebbero che i passaggi alpini erano già frequentati sin dall’8.500 avanti Cristo. Anche sul Col Collon reperti storici venuti alla luce confermerebbero questa ipotesi (esempio: una lama di pugnale rudimentale trovata al Colle risalirebbe a più di 4 mila anni fa).

Gli stessi popoli Celti che hanno attraversato il Vallese pare siano stati in stretto contatto con i Salassi della Valle d’Aosta. Testimonianze del passaggio al Col Collon nel Medio-Evo sono ancora individuabili oggi, utilizzate soprattutto a fini commerciali e, fino a qualche anno fa, il Colle era praticato per il transito del bestiame. Ma la zona fu anche oggetto di scontri cruenti tra gli abitanti delle due comunità alpine, soprattutto tra l’XI° e il XIII° secolo. Poi nel XIV° secolo si ritrovano una Piazza d’Hérens ad Aosta e un Clos Lombard a Evolène.

Tra il 1550 e il 1850 la Piccola Era Glaciale frena gli scambi tra le due vallate che ritornano fiorenti tra il 1830 e il 1870. L’ultimo passaggio regolare di mandrie attraverso il Colle viene certificato nel 1890 (il Colle diventa zona di frontiera nel XV° secolo), anche se il commercio (più o meno regolare) continuerà per diversi anni. Insieme al contrabbando di sigarette le testimonianze orali confermano che fosse molto praticato, attraverso il Col Collon, anche il contrabbando delle mandrie. E’opinione diffusa, su ambo i versanti, che “i ricchi allevatori di oggi, siano gli eredi di coloro che hanno legato le loro fortune proprio grazie al Col Collon” come scriveva, del resto, già nel 1925 l’Abbé Henry, parroco e alpinista della Valpelline. La funzione di collegamento del Colle cala e poi cessa definitivamente con l’epoca della costruzione dei grandi Trafori internazionali a partire dalla seconda parte del XX° secolo. 

Adesso c’è una riscoperta, da parte delle comunità locali, dell’importanza di questi valichi naturali e nascono progetti di rivalorizzazione dell’area (progetto di biosfera transfrontaliera, il Tour del Cervino e oggi la proposta Autour des Barrages). E’ in questa logica di rilancio complessivo del comprensorio, sui due versanti, che nasce l’idea di una corsa a piedi tra Bionaz e Arolla. Il logo della gara (una mucca e un colle stilizzato) e il suo sottotitolo (sui sentieri del contrabbando) sintetizzano efficacemente la storia e le tradizioni comuni di queste due popolazioni alpine.

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